domenica 21 maggio 2017

"Weiner": l'inarrestabile caduta di un ex astro nascente del Partito Democratico USA

Netflix propone "Weiner", altra opera da mettere nella lista delle cose da vedere per gli appassionati dell'attualità politica Usa.

E' un documentario sulla fallimentare campagna di Anthony Weiner durante le primarie del Partito Democratico del 2013 per la candidatura a Sindaco di New York. Per chi segue un po' le faccende dell'altra sponda dell'Atlantico (e non legge solo Repubblica), il personaggio è noto: Anthony Weiner è il marito (quasi ex) di Huma Abedin, fedelissima consigliera e vicepresidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton. Weiner stato per sette volte membro del Congresso, un vero e proprio astro nascente del Partito Democratico. Poi è caduto in disgrazia per la sua passione per il "sexting" (lo scambio di foto e messaggini osè via Internet), ed è stato costretto a dimettersi dalla Camera dei Rappresentanti nel giugno del 2011. Dopo un paio d'anni, ha visto nella corsa per diventare Sindaco della Grande Mela come ideale occasione di riscatto. Ma è stato travolto da un nuovo scandalo (sempre per la sua passionaccia per l'invio di messaggi e foto osè a donne con cui non è sposato), e dopo una partenza sorprendente, la sua campagna è naufragata.

Il documentario è notevole, ha il suo indubbio punto di forza nell'accesso diretto ai protagonisti, e fornisce dettagli davvero interessanti sul dietro le quinte di una campagna elettorale americana, e, soprattutto, sul rapporto tra Anthony e Huma.

Alcune cose che emergono dal film:
- Weiner è un vero combattente. Il coraggio (o masochismo?) con cui ha rifiutato di ritirarsi, arrivando poi ultimo, è davvero ammirevole; 
- Huma secondo me è (o quantomeno è stata) davvero innamorata di lui - e altrettanto umiliata;
- Huma mangia un sacco di pizza d'asporto (citazione per intenditori delle teorie della cospirazione);
- notevole la scena in cui Weiner, con l'aiuto del proprio staff, cerca di seminare una delle sue "amiche di penna" virtuali che voleva fargli una "carrambata" (ovviamente con reporter al seguito) sotto la sede del suo comitato elettorale nelle ore decisive della campagna;
- perfido il montaggio finale della scena di Antony e Huma a spasso con il figlio, intervallata con le immagini della cerimonia del giuramento dell'attuale sindaco di New York, De Blasio, officiata dall'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton; un esplicito richiamo ad un'altra cerimonia officiata proprio Bill Clinton, quella del matrimonio tra Anthony Weiner e Huma Abedin.

Ecco il trailer:


Perchè vale comunque la pena di vedere il film oggi:
- Anthony Weiner è finito dritto in mezzo allo scandalo email-gate di Hillary Clinton; proprio alcune e-mail girategli dalla moglie Huma convinsero l'ex direttore dell'FBI, James Comey, ad annunciare la riapertura dell'indagine su Hillary pochi giorni prima del voto delle presidenziali di novembre (Hillary ha dichiarato di essere convinta che proprio questo annuncio le costò la Casa Bianca);
- Andrew Breitbart, figura chiave dei media della "destra alternativa" Usa, giocò un ruolo fondamentale nel far scoppiare il primo scandalo che costrinse Weiner alle dimissioni dal Congresso -  quando si parla di Anthony Weiner, quindi, si parla dello scontro diretto tra la c.d. "alt-right" e il clan Clinton.

Sviluppi proprio di questi giorni (il documentario è del 2016 per cui, ovviamente, si ferma prima):
- il 19 maggio Anthony Weiner ha patteggiato l'accusa di invio di materiale osceno ad una minore, e sembra che la sua carriera pubblica sia davvero giunta alla fine;

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