venerdì 19 gennaio 2018

La destra Usa sogna - o vede - l'"Obamagate"?

Grande agitazione per quasi ventiquattr'ore sui social media negli Stati Uniti, soprattutto nell'area di destra.
L'hashtag #releasethememo ha dominato per ore tra gli argomenti più trendy su Twitter, anche a livello globale.
Si riferisce alla richiesta di rendere pubblico un memorandum confidenziale, depositato presso la Commissione per l'Intelligence della Camera dei Rappresentanti, che conterrebbe notizie "scioccanti": si tratterebbe delle prove degli abusi commessi da pubblici funzionari (di altissimo livello) nell'utilizzo di intercettazioni e sistemi di sorveglianza occulta durante l'ultimo scorcio della presidenza Obama - quello, per intenderci, che ha coinciso con la fase decisiva della campagna presidenziale, e poi con il periodo di transizione tra il Presidente uscente e il neo eletto Trump.
Nel dare impulso al battage ci ha messo del suo anche Wikileaks, promettendo un milione di dollari (in bitcoin...) a chi consegnerà alla piattaforma creata da Assange il memorandum.


E poi ci sarebbe stato l'aiutino degli account "robotizzati" di matrice russa, che avrebbe inondato Twitter dell'argomento.
Nulla di concreto, quindi?
Non proprio.
Qualcosa si sta facendo strada anche sui media main stream, anche se solo su quelli orientati a destra.
Sean Hannity, nel suo tipico monologo, spiega bene la situazione, dicendo testualmente che si tratta di uno scandalo molto più grave del Watergate.
Alcuni membri repubblicani della Camera dei Rappresentanti hanno detto di aver letto il memorandum, e di esserne rimasti scioccati.


Attenzione, però: anche i democratici si stracciano le vesti ad ogni presunto sviluppo del "Russia gate", e poi invariabilmente si tratta di fuffa.
Stiamo a vedere.

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