domenica 3 dicembre 2017

Il “Russia gate” fa un’altra “vittima”: tra i giornalisti

Venerdì, a margine dell’annuncio del patteggiamento del generale Flynn, l’emittente ABC aveva diffuso lo “scoop” secondo cui Flynn sarebbe pronto a testimoniare di aver ricevuto la direttiva di contattare il governo russo dal “candidato” Trump. Cioè prima delle elezioni.
Se confermata, sarebbe stata una notizia esplosiva, perché Trump ha sempre negato di aver dato personalmente tale direttiva PRIMA delle elezioni (ciò che è avvenuto dopo le elezioni ha natura ben diversa, perché a quel punto Trump era già Presidente eletto).
Nel giro di pochi minuti, si sono incendiati gli animi degli odiatori di Trump, che si sono messi ad urlare all’”impeachment”, perché secondo loro Flynn sarebbe pronto a fornire la prova della “collusione” tra Trump e la Russia per truccare le elezioni.
Ebbene, si trattava di una BALLA. Di una vera e propria “fake news” nella più pura definizione trumpiana del concetto.
L’ABC ha dovuto scusarsi, e il reporter responsabile dello “scoop” fasullo è stato sospeso dal lavoro e dallo stipendio per quattro settimane.




Per il reporter in questione si tratta di poco più di un buffetto sulla guancia.
Il danno è notevole, invece, per la credibilità dell’ABC News, uno dei principali “main stream media”.

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