(fonte: https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2019/10/16/trump-mattarella-1200.jpg)
Un passaggio della conferenza stampa congiunta di ieri del Presidente Trump e del Presidente Mattarella ha scatenato gli anti-trumpisti in servizio permanente effettivo. I quali non hanno esitato a divulgare sui social media la fola secondo cui Trump avrebbe detto che Stati Uniti e Italia sarebbero alleati "dati tempi dell'antica Roma". E ad usare questa fola per affermare che Trump è, nella migliore delle ipotesi, ignorante; nella peggiore delle ipotesi, invece, è rimbambito.
SUPER FAKE NEWS.
Si tratta di un piccolo episodio che dimostra la crassa ignoranza e assoluta malafede dei polemisti americani anti - Trump, e dei loro copiatori (in brutta...) italici.
Frase testuale di Trump: “The United States and Italy are bound together by a shared cultural and political heritage dating back thousands of years to Ancient Rome". (guardate coi vostri occhi e ascoltate con le vostre orecchie: https://twitter.com/i/status/1184528301194383362).
Basta una elementare conoscenza dell'inglese per capire che la polemica è in mala fede, assurda, ignorante. Trump non dice che gli Usa e l'Italia sono alleati "dai tempi dell'antica Roma". Dice una cosa ben diversa, ovvero che Usa e Italia condividono una "comune eredità culturale e politica"; è quest'ultima eredità a risalire, secondo le parole di Trump, all'antica Roma.
E quello che dice no. 45 è corretto. Il concetto di Stati Uniti come "nuova Roma" è un leit motive della politica e della cultura Usa consolidato da tempo. Trova espressione nella architettura (mai notato lo stile neoclassico di molti palazzi pubblici americani?), anche istituzionale (il Senato ricorda qualcosa?), nella cultura popolare (dalla compiaciuta autodefinizione di "Impero americano", ai numeri romani del conteggio del SuperBowl), etc.
Gli esempi potrebbero essere innumerevoli.
Il riferimento culturale all'"ancient Rome", del resto, era radicato anche nella formazione dei Padri Fondatori. Per dirne una: i famosi "Federalist Papers", pubblicati per promuovere la ratifica della Costituzione federale Usa, sono stati scritti da Alexander Hamilton, John Madison, Jon Jay sotto lo pseudonimo di "Publius". Con esplicito, volontario richiamo, appunto, alla politica della Roma Antica. Gli anti-federalist papers, contrari alla ratifica, sono stati scritti sotto lo pseduonimo di "Brutus". Piccola ma emblematica dimostrazione del fatto che i founding fathers e i loro avversari, anche se non erano d'accordo sulla Costituzione, avevano la medesima cultura politica; imbevuta di classicismo e, in particolare, di riferimento all'antica Roma.
Per cui, sgombrato il campo da questa assurda polemica, il tema che resta sul tavolo, semmai, può essere un altro: chi, tra Stati Uniti e Italia, è erede più degno dell'antica Roma?
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