Nella prima decade di febbraio girava questo spot del Ministero della Salute sul nuovo coronavirus. In cui, con tono tranquillizzante, si dice testualmente: "non è affatto facile il contagio".
Oggi apprendiamo (da "Corriere della Sera" e "Repubblica", non da sconosciuti siti sovranisti - metto i link nei commenti) che ancora a gennaio il medesimo Ministero della Salute aveva prefigurato uno scenario così catastrofico da essere "secretato" per "non spaventare la popolazione": si prevedevano tra i 600mila e gli 800mila morti senza misure di contenimento.
Poi, però, si è aspettato fino all'inizio di marzo per mettere in campo, appunto, le misure di contenimento.
Credo che sarà necessario ricostruire con attenzione la cronologia dei fatti - partendo dalla "desecretazione" del "piano secretato" - per mettere in luce le varie responsabilità.
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