mercoledì 29 ottobre 2014

Sui rapporti tra lobby e potere giudiziario negli Usa

Inchiestona del New York Times sulle strategie messe in atto dai lobbisti per "influenzare" i procuratori generali (capi della pubblica accusa) negl Usa.
Inviti a conferenze in resort di lusso, spese di viaggio; se occorre, danno una mano ad impostare le cause.
Viaggio in un mondo poco indagato e poco trasparente, perché non si applicano le regole che valgono per i rapporti tra interessi organizzati e funzionari eletti ad incarichi legislativi o esecutivi.
Lacuna non da poco, perché anche i procuratori generali sono eletti, o nominati dalla politica...

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