martedì 25 luglio 2017

Charlie Gard, ovvero quando la giustizia degli uomini perde il buon senso.

Vi invito a guardare la versione integrale del messaggio dei genitori di Charlie Gard. Su molti media trovate solo i passaggi più emotivi, e viene evidenziata la decisione dei genitori di "lasciare andare" Charlie, di "staccare la spina", perchè "è troppo tardi". Tanto è vero che i militanti pro vita più accesi ora si spingono a mettere sotto accusa anche i genitori, per la loro decisione di "gettare la spugna".

Nel consueto bailamme mediatico, passa in secondo piano, quasi occultato, questo passaggio (min. 1:45 del video): "... we now know had Charlie been given the treatment sooner he would have had the potential to be a normal healthy little boy". 

In sostanza, se a Charlie fosse stato concesso - subito! quando ancora si era in tempo - il suo "viaggio della speranza", forse - io dico FORSE perché la medicina è tutto tranne che una scienza esatta - si sarebbe potuto salvare, o chissà, curare.

Questa affermazione dei genitori di Charlie, pur in tutta la sua compostezza, è una condanna senza appello per la "giustizia" degli uomini. Che per mesi si è lambiccata il cervello sul concetto di "miglior interesse del bambino", facendo perdere, a quel bambino, l'opportunità che chiunque, con un briciolo di buon senso, gli avrebbe dato, essendocene la pratica possibilità, ed essendoci la volontà dei genitori: portarlo anche in capo al mondo per tentare, almeno una volta, la cura proposta dal medico più accreditato dalla comunità scientifica. 



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